Le mani cominciano a far male, e qualche dubbio a farsi
largo: forse la corda doveva essere più sottile, meno fatica e più efficacia;
gli basta ripensare a quanto tempo ha passato a studiare il tema per fugarli
tutti. Del sorridere ha fatto un'arte, oggi è riuscito pure ad attirarsi l'odio
di quanti trovavano da star male anche nel caldo del primo sole di primavera.
Sai cosa mi è successo oggi, capitano tutte a me, non me ne va bene una. La cosa
non gli è mai pesata, e forse ora che sta appollaiato su quella sedia assurda
sulla quale si sta quasi in ginocchio a fare bricolage si rende conto che è
l'unica cosa che sia mai riuscito a fare, ascoltare problemi, dispensare
sorrisi. Che cazzo ha da sorridere, come cazzo fa a vedere del buono anche in
una notte senza stelle, ma vada affanculo lui che non ha mai un problema. La
cosa non gli è mai pesata, e forse ora che sta appollaiato su quella sedia
assurda sulla quale si sta quasi in ginocchio si rende conto che forse è
riuscito anche a far sfogare la frustrazione di tanta gente. Beh allora sono
due cose, non male! Ha sempre trovato seccante ricevere più di quanto non
riuscisse a dare, e più o meno ogni sera si trova a sperare di essere riuscito
ad evitare questa seccatura. Passa l'ultimo giro di corda, toglie i guanti con
la calma e la serenità di chi sa di aver finito, si lava le mani, apre una
lattina di Coca Cola e gode al suono dell'alluminio che cede sotto la
linguetta. Dopo il primo sorso toglie la maglietta sudata, va in bagno a darsi
una sciacquata, torna alla sua Coca, a torso nudo. Due minuti e quarantasei
secondi per finirla. Sciacqua la lattina sotto l'acqua, la svuota, la mette nel
sacchetto dell'alluminio, cerca di chiuderlo ma quello stupido laccino gli
scivola di mano e non riesce a stringere il nodo. La cosa è piuttosto stupida
ma gli sembra tremendamente importante; raccoglie il laccio e chiude il
sacchetto, poi lo va a portare in strada; domattina passerà la raccolta
differenziata. Si va a mettere una camicia pulita e non impiega meno di cinque
minuti a scegliere se metterla nei pantaloni o fuori. Nei pantaloni è meglio.
Non gli dispiace per niente quella camicia bianca, soprattutto coi jeans blu
scuro e le scarpe chiare. Per la prima volta si rende conto di aver lasciato
qualcosa al caso ma decide che non sarà ora che smetterà di essere ottimista:
il lampadario reggerà. Mette la sua nuova cravatta ormai convinto che non fosse
necessaria una corda più sottile e saluta la morte come non ha mai fatto con la
vita, con un sorriso sincero.
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