Non è sempre stato così, se lo ripete convinta che la sua
infelicità attuale sia figlia della incapacità altrui di accettare lei come
libera interprete della propria vita.
Cammina con il passo affrettato di chi viaggia sempre con
mezz'ora di ritardo perché oberato di lavoro; non è difficile capire che non
sia questo il caso. Una vita vissuta con coraggio e con l'orgoglio della
rivendicazione del diritto di autodeterminarsi. Una vita che oggi, a metà
strada, lei avverte la stia schiacciando. Mille battaglie vinte la vedono
comunque perdente nella guerra e non riesce a spiegarsi come, non riesce a
spiegarsi perché, non riesce a farsene una ragione.
La
mente viaggia nel breve tratto di strada che compie. Viaggia per esperienza,
per non sentire gli sguardi nostalgici dei conoscenti; sdegnati di chi non ha
più bisogno di lei; inquisitori di chi non ha mai digerito la sua vicinanza;
rabbiosi di chi non ha mai digerito la sua esistenza. Non sono più i tempi in
cui orgogliosa sosteneva lo sguardo di chiunque, oggi può solo evitarli
sperando che il peso dei più indagatori non la schiacci. Non più ragazzina
precoce e ribelle, non più la pragmatica forte ragazza che affronta la vita
senza pregiudizi, non più la giovane donna padrona di sé stessa. Oggi, a 45
anni, si sente solo una puttana.
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